Le cartiere di Vivaro …500 anni di carta

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Roggia e mulino ancora in funzione

Oggi mentre scrivo quello che sto per scrivere, dovrò tenere a freno la rabbia, perchè trovo assolutamente inconcepibile che una cartiera storica come quella di Vivaro (Dueville), venga completamente dimenticata e per nulla salvaguardata.

Probabilmente l’unica cartiera ancora esistente del 1500 e probabilmente la prima cartiera del “regno” veneziano, e chi dovrebbe avere a cuore la salvaguardia di questo patrimonio se ne infischia bellamente.

Oggi questo patrimonio sta cadendo (anzi è già caduto) in rovina, ma visitando con molta attenzione il comparto ho incominciato a sognare.

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roggia e mulino decaduto

In questo paese vicentino dove non c’è quasi nulla, la cartiera potrebbe diventare un centro di attrazione internazionale e addirittura un museo e una scuola per artigiani della carta. In questa cartiera si produceva la carta dalla paglia e la filiera del territorio si alimentava passando da questo storico centro. Dalle coltivazioni della Villa DaPorto si raccoglieva la paglia che venica portata in cartiera e produceva lavoro e carta per tutto il territorio circostante, la roggia Molina su cui sorge la cartiera portava energia inesauribile muovento le grandi pale del mulino che alimentava le macchine in una logica sostenibile.

La famiglia Valente ha da molto tempo cercato una soluzione per riattivarla, ma ha sempre avuto qualche inghippo che ha bloccato progetti, idee, finanziamenti.

Il Sig. Severino oggi settanovenne in gambissima, ancora vorrebbe provarci e i suoi occhi 2015-08-27 18.28.54luccicano raccontando il passato recente della cartiera, dove l’impegno e le proposte culturali l’hanno resa viva, anche internazionalmente, ma oggi vedere la zona essicazione della carta completamente distrutta e tutto lasciato allo sfacelo del tempo, fa piangere il cuore.

ConvivioItalia associazione che si occupa di cultura e impresa per lo sviluppo del territorio, oggi ha preso a cuore questo sito così carico di storia e sicuramente qualche cosa succederà.

Intanto cominciamo a parlarne in modo “organizzato” per capire se esistano davvero più realtà interessate a fare sistema e far sentire la propria voce nel recupero di questo patrimonio “protoindustriale” manufatturiero.

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In una terra che si vanta di essere l’eccellenza del manifatturiero non si possono disperdere le radici e la storia in nome di un ritorno economico … questo sito accuratamente ristrutturato e riavviato produrrà il guadagno della memoria e sicuramente altri guadagni, partendo dalla scuola artigiana e dal museo della carta.

Chiunque legga l’articolo e sia interessato ad approfondire o ad aiutare nel recupero, contatti vicenza@convivioitalia.eu